Pomaretto 620 m - Cerisieri 1047 m - Aymars 985 m - BIegieri 873 m - Pomaretto
Dislivello: 430 m;
Tempo complessivo: 2.30 ore;
Periodo: marzo - novembre
Itinerario che attraversa la zona di appezzamenti a terrazza ("bari" in dialetto locale), un tempo completamente coltivata a viti: oggi rimangono soltanto alcune zone in cui ancora è in vita, a livello artigianale, tale coltivazione, che dà origine ad una produzione estremamente limitata del vino rosso Ramìe. L'itinerario, di tipo escursionistico, richiede calzature adatte a camminare su sentieri e mulattiere, non sempre in buone condizioni (scarponcini leggeri).
Lasciata l'auto in uno dei parcheggi nella zona dell'Ospedale e del Tempio Valdese di Pomaretto (lou Poumaré), si percorre la strada asfaltata che porta verso il vecchio centro del paese: si costeggia dapprima l'Ospedale Valdese, poi, imboccata in lieve salita Via Balziglia si perviene al crocevia da cui parte la strada carrozzabile del Podio, lo si supera, si costeggia l'edificio dell'ex Scuola Latina e si giunge alle vecchie Scuole Elementari (Eicolo Grando). Qui si lascia la strada asfaltata per imboccare sulla destra la vecchia strada di Punta Tre Valli che, salendo ripidamente, offre begli scorci sui tetti di Pomaretto vecchia,. attraversa i primi terrazzamenti coltivati a vite e raggiunge un tornante della strada asfaltata del Podio (Bric, 0.15), con una bella vista su Pomaretto e Perosa. Alcuni tratti della vecchia strada, che continua la salita in mezzo a vigneti in gran parte abbandonati, sono ormai invasi dalla vegetazione o sono stati cancellati dopo la realizzazione della carrozzabile e richiedono quindi continue deviazioni; tralasciando la strada asfaltata nei pressi del tornante si dipartono tre sentieri: prendere quello di mezzo in salita e proseguire per circa 10 min, fino a quando si incrocia una mulattiera, che in pochi metri porta in salita alla strada asfaltata in vista di una zona ancora ben coltivata a vigne. Si segue la strada per circa 150 m oltre il tornante, per poi riprendere sulla sinistra la vecchia mulattiera, cha passa accanto ad un primo ciabòt (casotto per usi agricoli) e ne raggiunge successivamente un altro gruppo, prima di sboccare nuovamente sulla strada asfaltata che si segue fino a pochi metri oltre il tornante, dove si riprende suDa sinistra la strada vecchia. Si prosegue la salita in mezzo alle vigne, fino a quando la mulattiera raggiunge altri tre ciabòt: la si abbandona allora sulla destra per riprendere in pochi metri la strada asfaltata, che si segue poi per circa 300 m. Terminata la ripida salita che porta al Bric Soulaidèt, in corrispondenza della curva si ritrova suDa destra la mulattiera, che con decisa salita perviene infine alla borgata Cerisieri (li Sireizïe, 1047 m, 1.15 da Pomaretto), con la graziosa casa un tempo scuola Beckwith della borgata. Si scende quindi lungo la strada asfaltata fino alla borgata Ayrnars (Lh 'Eimar, 985 m), che si raggiunge dopo un tornante; attraversata la borgata, si imbocca in basso la mulattiera che scende ai Blegieri (lî Blegíe, 873 m). Seguendo la carrozzabile, prima sterrata poi asfaltata, si perviene al bivio per la borgata Deirine (lâ Deirina): in l0 min si può effettuare la deviazione a/r per un rapido sguardo a questo piccolo ma caratteristici gruppo di baite.
Ritornati sulla strada asfaltata, la si segue fino ad incontrare sulla sinistra dopo un paio di tornanti e appena prima dell'agriturismo La Ciabranda, un sentiero pianeggiante: lo si segue per una decina di minuti fino ad un bivio, dove si scende a destra a raggiungere un raccolto gruppo di casette; di qui, anziché scendere verso la strada provinciale sottostante, si risale con alcuni risvolti, con bella vista sui terrazzamenti del Ramìe, e si prosegue poi in piano fino a raggiungere il tornante del Bric, da cui si ritorna per percorso già descritto ai parcheggi (1.15 dai Cerisieri). in direzione Pomaretto sulla sinistra, dopo le prime case dell'abitato, si imbocca la strada asfaltata (Via Ba1ziglia) che attraversa il vecchio borgo e riporta dopo altri 250 m al punto in cui si era abbandonata Via Balzig1ia all'inizio dell'itinerario (Eicolo Grando).