Descrizione
Carissimi, cittadine e cittadini, combattenti della Resistenza e della Lotta di Liberazione, amici dell’AN.P.I. e delle Associazione combattentistiche e non, porgo a tutti Voi un sentito ringraziamento per la Vostra presenza.
Un sincero grazie al Sindaco di Perosa Arg. - Proff.ssa Nadia Brunetto, all’ Arma dei Carabinieri e al Comandante Della Stazione di perosa Argentina M.llo Claudio Parenti e in particolare alla Banda Musicale di Pomaretto, un grazie alla Scuola Primaria di Pomaretto alle sue insegnanti, agli alunni oggi presenti e alla Dirigente d’ Istituto Prof. Massaro.
Durante il corteo, sosteremo al parco della rimembranza e quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto rigenerare le lapidi e le targhe mantenendo la loro originalità e pertanto devo esprimere un sincero ringraziamento al Consigliere Ivano Breusa per l’impegno profuso e al Gruppo alpini di Pomaretto.
Ciò che oggi ci porta ancora una volta ritrovarci uniti è innanzitutto un sentimento di profonda gratitudine nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita per la conquista della libertà e il riscatto della patria, e quest’anno ricorre il 77 ° anniversario della liberazione.
Con il 25 aprile ricordiamo la rivolta morale e militare contro l’oppressore: “un popolo in armi” riconquistò la libertà e la pace, dopo quella guerra voluta dal regime fascista.
Con il 25 aprile celebriamo la data fondativa della nostra democrazia, la ricomposizione dell’unità nazionale sancita dalla costituzione che è la culla di tutti i diritti e doveri e la casa di tutti gli italiani.
Con il 25 aprile ricordiamo la sofferenza dei civili contro i quali si accanirono le camice nere e quelle brune.
Con il 25 aprile, celebriamo la liberazione e certo non può essere una festa divisiva e di parte… Come se Don Minzoni non fosse stato un prete, Pietro Gobetti un liberale, Giacomo Matteotti un socialista, Ferruccio Parri un azionista. I Valori ce ci ha lasciato la liberazione in cui tutti dovremo riconoscerci: la difesa della democrazia, la tutela e la dignità umana il rifiuto dell’intolleranza e la lotta a ogni forma di razzismo, in sostanza una civiltà da accudire e da proteggere e da non dare per scontata, perchè scontata non lo è.
Purtroppo oggi gli stessi crimini si stanno consumando con la guerra Russa contro l’Ucraina, un attacco violento e ingiustificato ai danni di uno stato indipendente e ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e che richiede una solidarietà ferma e coesa verso l’ Ucraina. Dovrebbe essere naturale, proprio per noi che gli stessi orrori li abbiamo vissuti durante il Ventennio, un’esperienza terribile che sembra dimenticata in queste settimane, da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su sui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni la pacifica convivenza fra i popoli.
E’ questa, al fondo, la vera lezione della nostra Resistenza. Lottare contro la sopraffazione totalitaria e la violazione di ogni diritto internazionale, scongiurare morti e altre sofferenze di un popolo aggredito, invocare la diplomazia senza arrendersi alla prepotenza, praticare il coraggio di una de-escalation della violenza bellica: ecco la causa comune che ci interpella e ci deve impegnare ogni giorno.
Con il 25 aprile… festeggiamo la festa della libertà…. meglio delle libertà …libertà di espressione …libertà di pensiero …..personale, di inviolabilità del domicilio, di opinione, di religione, di stampa, di riunione e di associazione, e di resistenza all'oppressione…..
Le libertà non sono mai scontate sono da perseguire …quando vengono meno, sono da ricomporre , per evitare che anche nelle repubbliche democratiche dove in molti casi le libertà non possono essere praticate o vengono distorte.
Questo è il tema fondamentale: il ruolo che l’ Europa oggi più che mai deve attuare e garantire.
E nel mio intervento del 2019 riportavo :
“Mai dalla Seconda Guerra mondiale, l’Europa è stata così necessaria. Eppure, mai l’Europa è stata tanto in pericolo”. Oggi, tutta l’Europa, è minacciata dall’insidia del ripiego nazionalista, che è solo “un rifiuto senza progetto”; ma l’Europa è bloccata anche da una seconda insidia, quella dello status quo e della rassegnazione. Due insidie mortali, ed è la seconda ad alimentare la prima. Per questo, le due insidie devono essere sconfitte insieme, riuscendo a “reinventare politicamente, culturalmente, le forme della nostra civiltà in un mondo che si trasforma”; costruendo insieme il nuovo Rinascimento europeo su tre ambizioni: difendere la nostra libertà, proteggere il nostro continente e ritrovare lo spirito di progresso.
A voi trarre le conclusioni ……..
Quindi il 25 Aprile sarà sempre un giorno di unità e speranza se lo vivremo in modo coerente a quel messaggio che ci è stato trasmesso. Concludo con le parole di Sandro Pertini qualche giorno dopo la liberazione: "il popolo italiano è capace delle più grandi cose quando lo anima il soffio delle libertà".
Buona Festa della Liberazione, a tutti
Onore ai Caduti della Resistenza, Viva la democrazia, Viva L’Europa, Viva l’ Italia
Viva la libertà. Buon 25 aprile a tutti